Chi sono
Lorenzo Andreatta
65 anni in gran parte trascorsi come funzionario presso il Comune di Trento. Per 25 anni ho lavorato a Palazzo Geremia rivestendo diversi ruoli, da responsabile della comunicazione a dirigente di servizio. Sono stato Capo di gabinetto di due Sindaci- Ale Pacher e Alessandro Andreatta- e ho curato la comunicazione di Lorenzo Dellai e Franco Ianeselli. In precedenza mi sono occupato di Biblioteche e sono stato responsabile del Servizio civile comunale. Alcune delle iniziative realizzate con gli obiettori di coscienza sono ancora operative a distanza di anni, fra tutti i centri “Gioca studiamo “che seguono i nostri ragazzi nelle attività pomeridiane. Ho svolto il servizio militare nel Corpo degli Alpini e attualmente sono direttore della rivista della Sezione Ana di Trento “Doss Trent “. Seguo i temi della disabilità sensoriale: sono direttore della rivista dell’Unione ciechi “Sesto senso” e sono stato per cinque anni Presidente della cooperativa Abilnova che si occupa in particolare di seguire i ragazzi con disabilità sensoriali nel loro percorso scolastico.
Conosco la macchina amministrativa e le problematiche della città ma soprattutto le dinamiche burocratiche proprie di una pubblica amministrazione, senza le quali nessun traguardo può essere raggiunto.

perchè candido
Esperienza e concretezza
Non mi trovo in sintonia con l’attuale situazione della città di Trento, in calo rispetto alle performance raggiunte in passato. Serve un rinnovato impegno in tema di pulizia degli spazi, da strade e marciapiedi fino alle scritte sui muri, serve un diverso approccio nei confronti del degrado sociale strettamente collegato con il tema della sicurezza. I luoghi pubblici, siano una piazza o un centro commerciale, non possono essere ostaggio di persone dedite allo spaccio e alla microcriminalità. Molto è stato fatto in questa consiliatura ora però è tempo di proporre soluzioni strutturali ed essere costanti nelle azioni. La viabilità e i parcheggi sono due problemi inespressi della nostra città. In certe fasce orarie la mobilità e fortemente compromessa e trovare un parcheggio, anche a pagamento, è difficile. Il sociale necessità di rinnovato slancio con politiche a favore degli anziani, del volontariato, dei giovani, delle famiglie. È per cercare di aiutare a dare risposte concrete a queste e altre problematiche che ho deciso di candidarmi, perché una città deve essere di tutti, nei fatti e non a parole.

cosa rappresenta per me
L’amministrazione comunale
Il Comune è una realtà complessa, che deve far andare d’accordo la centratura sulla domanda che viene dalla società con norme che non sempre facilitano il lavoro; il rispetto della pluralità dei punti di vista con la necessità di fare sintesi; l’incertezza che è “nelle cose” con la necessità di decidere. È un equilibrio precario quello che serve, ma è anche un equilibrio possibile. E credo che questa possibilità abbia una chiave di volta: il dialogo. Cercare il confronto è spesso considerato un limite, quasi una debolezza, mentre fa parte dello “statuto” della politica: è un modo per far sì che, di fronte a tante scelte possibili, nessuna delle quali ottimale, si possa fare quella più meditata, anche, se necessario, a scapito di un consenso immediato. Ho imparato anche che il confronto e il dialogo si basano su un presupposto che non può essere messo in discussione: il rispetto per le persone. Papa Francesco ha avuto modo di dire che si deve condannare il peccato ma, nello stesso tempo, abbracciare il peccatore. Questo vuol dire, riportando questa riflessione al contesto del nostro Comune, che l’errore va corretto ma che non è lecito in nessun modo venir meno la consapevolezza che può essere un modo per cambiare, per migliorare. Le persone sono, prima di tutto, un valore in sé e sono anche il nostro capitale, il nostro giacimento di competenze, di motivazioni, di sensibilità, di voglia di cambiare e di dare forma al futuro.
Perché Campobase
Mi sono subito identificato in Campobase, un partito che ha l’equilibrio e la moderazione fra i suoi principi fondativi. Ho inoltre apprezzato l’impegno sul tema della formazione politica rivolta ai propri iscritti, nella convinzione che solo con il confronto e l’apprendimento sia possibile qualificare un vero impegno pubblico. Fondamentale però la scelta di proporsi quale partner di peso nella coalizione che sostiene il Sindaco Franco Ianeselli portando in dote determinazione, concretezza ed analisi oggettiva dei problemi. Sono sicuro che Campobase avrà un ruolo determinante in questo nuovo percorso politico-amministrativo.

Città e circoscrizioni
I problemi della Trento di oggi sono piuttosto leggibili. Ho la convinzione che, in attesa che si realizzi la Trento delle meravigliose sorti e progressive, sia necessario dare risposte puntuali a problemi attuali
Viabilità e parcheggi
Un primo nodo da sciogliere riguarda la mobilità, l’accessibilità e la sosta. La mobilità riguarda gli spostamenti all’interno del territorio comunale; l’accessibilità si riferisce al traffico di gravitazione sul capoluogo; la sosta, ovviamente, significa parcheggi.
Sicurezza e vivibilità
Un secondo nodo critico riguarda la sicurezza della città. Il problema non è di destra o di sinistra: è un problema e basta. Certe zone, a Trento, sono diventate invivibili e off limits con risse, accoltellamenti, furti, spaccio, maleducazione, degrado.
Qualità dei servizi
Le indagini condotte periodicamente, hanno confermato negli anni livelli molto alti di soddisfazione da parte dei cittadini. Dobbiamo esserne grati e orgogliosi. Ma è proprio da questa circostanza che ritengo si debba partire per migliorare.
Sport
Il Trentino rimane ai primi posti in Italia per numero di praticanti e per ore dedicate al movimento, ma non dobbiamo guardare agli altri per dirci che siamo bravi: dobbiamo migliorare!
Salute
Un secondo nodo critico riguarda la sicurezza della città. Il problema non è di destra o di sinistra: è un problema e basta. Certe zone, a Trento, sono diventate invivibili e off limits con risse, accoltellamenti, furti, spaccio, maleducazione, degrado.
Articoli di Giornale
Alcuni miei articoli pubblicati sui quotidiani del Trentino negli ultimi anni
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News ed eventi sul territorio
No alle giovani vite “rottamate”. Va sancito un forte patto collettivo
Un quotidiano nazionale apre con tre gravi episodi di violenza giovanile, evidenziando un aumento nell’uso delle armi tra i giovani. Un rapporto del CNR mostra dati allarmanti: dal 2018 al 2024 il numero di adolescenti che ha usato armi è più che raddoppiato, e il 40,6% ha partecipato a risse. La violenza non è solo fisica, ma anche autodistruttiva, frutto di disagio e mancanza di riferimenti. Il problema non può essere risolto solo con strumenti penali, ma richiede un’azione collettiva tra istituzioni e società.
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