Non fermiamoci
Una questione che rimane spesso sottotraccia riguarda i rapporti con i cittadini e la qualità dei servizi. Da questo punto di vista, il Comune di Trento ha una lunga storia alle spalle, fatta di sperimentazioni, di servizi innovativi, di strumenti anche evoluti e, forse soprattutto, di personale capace e motivato che ha messo al centro del proprio impegno quotidiano l’etica del servizio pubblico. Le indagini condotte periodicamente, d’altra parte, hanno confermato negli anni livelli molto alti di soddisfazione da parte dei cittadini. Dobbiamo esserne grati e orgogliosi. Ma è proprio da questa circostanza che ritengo si debba partire per migliorare. Migliorare significa prima di tutto correggere quello che non va, orientandosi senza riserve verso un’amministrazione amichevole, che crei soluzioni e non problemi, che veda nei cittadini persone da aiutare e non controparti. Perché persiste, purtroppo e seppure minoritaria, una concezione proceduralista del nostro agire, senza ricordare che il rispetto delle norme non è il fine dell’attività amministrativa: quello è, o dovrebbe essere, la realizzazione dell’interesse pubblico, nel rispetto delle norme. Sembra una sfumatura. Sono due cose diverse.